
CORPUS DELLE EPIGRAFI MEDIEVALI DI
PADOVA
(aggiornamento al 30 agosto 2021)
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A partire dall’anno accademico 2005-2006 si è
costituito presso l’Università di Padova un gruppo di ricerca
interdipartimentale cui partecipano docenti, ricercatori,
dottorandi (ora Dottori di Ricerca) e tecnici allora afferenti ai
Dipartimenti di Storia (prof. Nicoletta Giovè Marchioli, prof.
Donato Gallo, dr.a Giulia Foladore), Discipline Linguistiche,
Comunicative e dello Spettacolo (prof. Franco Benucci, dr. Antonio
Zanonato), Geoscienze (prof. Cristina Stefani, dr. Simone
Benchiarin), finalizzato alla costituzione e analisi del Corpus
delle epigrafi medievali della città di Padova. Nel gennaio 2012,
con la nuova dipartimentazione dell'Ateneo, il gruppo di ricerca
primario si è 'compattato' nel nuovo Dipartimento di Scienze
Storiche, Geografiche e dell'Antichità (DiSSGeA), mantenendo
tuttavia il rapporto di collaborazione con il Dipartimento di
Geoscienze per quanto riguarda l'aspetto petrografico della
ricerca.
Il programma di ricerca, che ha inteso censire
e analizzare tutti i casi superstiti di ‘scrittura esposta’ di
epoca medievale presenti in città su ‘supporto rigido’ (pietra,
legno, metallo), si è articolato in tre ambiti topografici
distinti:
- iscrizioni tuttora presenti in situ nelle vie, piazze,
chiese e palazzi della città;
- iscrizioni tuttora presenti in situ nella Basilica e nel
complesso conventuale del Santo (ricerca condotta in collaborazione
con il Centro Studi Antoniani);
- iscrizioni attualmente conservate presso i Musei Civici (ricerca
condotta in regime di convenzione con il Comune di Padova -
Direzione Musei Civici).
Le diverse fasi della ricerca condotta possono
essere riassunte come segue: censimento del materiale esistente,
esame e descrizione dei supporti epigrafici e trascrizione dei
testi, ricerca bibliografica e archivistica, campagna di
rilevamento fotografico, analisi petrografica, analisi
linguistica, analisi paleografica, analisi storico-prosopografica,
analisi storico-artistica, il tutto per giungere a una edizione
articolata del Corpus.
Si tratta di un progetto di grande rilevanza
sia per la conoscenza storica della città e di molti suoi
protagonisti del passato, sia dal punto di vista di una più
corretta comprensione di molte sue emergenze monumentali, nella
loro genesi e nelle trasformazioni materiali e topografiche che
esse hanno subito nel tempo: il prodotto finale della ricerca in
atto avrà quindi per molti versi caratteristiche di grande
originalità e sarà in grado di sfatare vari luoghi comuni e
presunte certezze della tradizione cittadina o viceversa di
confermare su nuove basi alcune versioni tradizionali finora
insufficientemente fondate. Un prodotto di ricerca assolutamente
innovativo, quindi, che metterà Padova all’avanguardia, non solo
tra le città venete ma più in generale nel panorama italiano,
sotto il profilo della raccolta e dell’analisi multidisciplinare
delle superstiti testimonianze epigrafiche della sua età forse di
maggior fioritura, quale appunto l’epoca medievale, e che va
collocato nel quadro complessivo del corretto rapporto di
interazione tra l'Università e il territorio in cui opera.
L’attività di ricerca sul campo è giunta
praticamente al termine in tutti gli ambiti topografici, e si
stanno ora valutando i possibili esiti editoriali dell'ingente
documentazione riunita. La mole e la ricchezza del materiale
raccolto (142 epigrafi in città, 87 al Santo e 75 al Museo, oltre
ad almeno 3 'emigrate' a maggiore o minor distanza dalla città,
ognuna delle quali trascritta e dettagliatamente schedata e
accompagnata dalla rispettiva documentazione fotografica d’insieme
e di dettaglio) e analizzato sotto i diversi profili citati ci fa
tuttavia già prevedere che l’edizione finale del
corpus
dovrà necessariamente articolarsi su più volumi, secondo la
seguente articolazione di massima:
1. Le iscrizioni dei Musei Civici - Museo d'Arte
Medievale e Moderna (volume
pubblicato a settembre 2015 e presentato a Padova il 5
novembre 2015: vedi qui una scheda relativa al
volume, il testo della presentazione
di Dario Canzian del 5 novembre, una recensione
comparsa nel n. 179 di Padova
e il suo territorio, un'altra recensione comparsa
sul n. 1-2 del 2016 de Il
Santo, una terza recensione,
in tedesco, comparsa su Deutsches Archiv für
Erforschung des Mittelalters n. 75-2 del 2019) e NOVITÀ
una quarta recensione,
comparsa su Temporis Signa n. 217/2020.
2. Le iscrizioni della città
3. Le iscrizioni del Santo (si
veda per ora Giulia Foladore, Il racconto della vita e della morte nelle
iscrizioni del corpus epigrafico della basilica di
Sant’Antonio di Padova (secoli XIII-XV), I-II,
Tesi di Dottorato, Università degli Studi di Padova, 2009,
disponibile al sito http://paduaresearch.cab.unipd.it/1398/)
4. Il Corpus delle
Epigrafi Medievali di Padova. Studi
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Nelle
more dell’allestimento dell’edizione e del reperimento delle
risorse necessarie per la pubblicazione degli altri volumi,
riteniamo comunque opportuno mettere qui a disposizione degli
studiosi, mantenendoli costantemente aggiornati, i materiali
finora elaborati, tutti relativi al secondo volume. I testi finora
disponibili, e raggiungibili in formato PDF tramite gli appositi
rinvii, sono i seguenti:
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Riceviamo e volentieri segnaliamo, di
Ronnie Ferguson, Le
iscrizioni in antico
volgare delle
confraternite laiche veneziane,
Venezia, Marcianum Press, 2015
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